martedì, maggio 19, 2009

 

Macanudo di Liniers (quinta parte – layout)

[[la prima puntata è andata in onda venerdì 24 aprile, la seconda mercoledì 29 aprile, la terza mercoledì 6 maggio, la quarta giovedì 14 maggio]

Macanudo è talmente articolato e variegato nei temi e nei layout, lo sfruttamento del "rettangolo striscia" così spinto, che potrebbe ben essere adottato in una ipotetica scuola di comic strip. In questa ultima parte vedremo alcuni degli estroversi layout della striscia. Liniers non disegna mai strip in formato domenicale, neppure nel settimo giorno, secondo quello che è invece lo standard americano. Di solito le soluzioni più particolari si trovano negli autori USA solo nel formato sunday comic, proprio perché lo spazio più ampio le consente. La domenica era ed è il giorno per sbizzarrirsi, specie per gli autori più insofferenti al classico formato, sempre più rimpicciolito nella stampa.
Un maestro della prima metà del secolo scorso era Herrimann: difficile trovare due Krazy Kat della domenica simili e alcune sue trovate erano stupefacenti. Tra gli autori contemporanei gli equilibrismi più innovatori li troviamo in
Zits della coppia Scott e Borgman e in Mutts di McDonnell.
Per tradizione nelle giornaliere ci si rassegna ai classici tre o quattro tempi rigorosamente ripartiti, non si era mai visto invece usare il layout in funzione narrativa come spesso avviene con Liniers in Macanudo. Grazie anche alla cultura cinematografica unita a quella più fumettistica non solo racconta quello che gli pare ma riesce a impaginarlo come vuole stando nei limiti dello spazio "striscia" giornalistico con buona leggibilità, Si assiste così a zoomate, carrellate, angolazioni, sequenze ritmate, divisioni della tavola in otto, persino sedici quadretti, oppure ancora a vignette singole fantasiose, centrate in modo sorprendente.



[La mattina cerca di ricordare un sogno senza riuscirci. Dopo si fa quattro tost. Quando legge il quotidiano analizza la situazione internazionale. Quando prende l'ascensore si ricorda di qualcuno che l'ha ringraziato. In ufficio saluta tutti con un sorriso e un lieve movimento del capo. Pranza da solo. Parla con gli amici. Sbraita con un guidatore di bus. Guarda la televisione. La notte dice a un'amica: "in un giorno sono settantasette persone differenti".]




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