mercoledì, ottobre 08, 2008

 

Diari scolastici: Comix e Smemo

Dove vanno le strisce con l'inizio dell'autunno? Sui diari scolastici, un mercato enorme e alquanto variopinto oggi, con diverse cadute di stile e di gusto. Ogni fine estate la stampa riporta le lagnanze di genitori e insegnanti alle prese con titoli come "Bastardi dentro" e "Sette in condotta" alquanto carichi di goliardia volgare e gratuita. In fondo è un giocattolo editoriale, da sempre la funzione di annotare i compiti a casa è stata marginale. Dentro ci finirà ogni genere di graffiti e sfoghi adolescenziali. Amen per gli adulti che strabuzzeranno gli occhi quando capiterà di usarlo per comunicazioni tra scuola e famiglia.
I diari sono oggi il veicolo più popolare per le strisce. I nostri preferiti sono
Comix e Smemoranda.


Il diario Comix è nato nel 1994 da una costola dell'omonimo settimanale. Soprattutto gli è sopravvissuto con grande successo: oggi la Franco Panini Scuola arriva a distribuire 1.200.000 copie. La Comix è stata una splendida editrice di raccolte di strip - sue le versioni italiane di Calvin & Hobbes - ma come marchio editoriale è ora innanzitutto il diario. Ricchissimo di contenuti, è anche un teatrino di comic strip che accompagna e scandisce la vita quotidiana. Molte strisce straniere e italiane sono comparse in Italia per la prima volta tra i quadretti scanzonati per gli appunti giornalieri (ad esempio ora Lio di Mark Tatulli). Sotto una pagina dell'edizione 2003 con una delle ultime apparizioni su carta di Tobia, la vecchia serie di Lele Corvi.



Smemoranda è un culto ancora più antico, la prima edizione risale al 1979. Esiste in versione dodici e sedici mesi: un po' più elegante e austera del solito diario, è una vera e propria agenda, tante vignette e testi, racconti, aneddoti e riflessioni.


Diretta da Gino e Michele, la popolare Smemo ha ospitato tante ottime firme della scena umoristica italiana e una lunga serie di disegnatori prestigiosi (da Altan a Elle Kappa, Contemori, Staino, Rebori e tanti altri, tra questi si onora di qualche apparizione anche il nostro Scapigliati). Ogni tanto si affacciano anche strip sui classici quattro tempi, piccoli gioielli minimalisti come questa tavola di Maramotti presente nella scorsa edizione, quella del trentennale.




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Commenti:
Articoli così approfonditi mi lasciano sempre il cuore gonfio di emozioni. Bravi. Ora sappiamo davvero tutto di questi due prodotti cartotecnici.
Un tempo il Critico era l'occhio educato, attento e rapace, atto a produrre qualche "acuta osservazione", spargendo ai 4 venti una chicca con la quale farci sfuggire un: "ohhhh", oppure: "Ma davvero? Che bello!" Oppure: "Che schifo! Che vergogna!"
Cosa abbiamo imparato da questo articolo? Che esitono due agende, -e questo lo sapevamo già-, che sono piene di strisce e di contenuti giovanili, -e anche questo lo sapevamo già-, che vendono milioni di copie (e questo ci voleva poco a saperlo).
Ma qualcuno sa come si procurano i materiali contenuti?
Qualcuno sa che agende "milionare" danno autentiche briciole ai loro autori?
Che promettono loro fama imperitura (la possibilità di dire alla propria zia: sai, pubblico su Comix o su Smemoranda!) ma poi, l'indomani alle otto di mattina, il bravo disegnatore deve andarsene a fare l'idraulico e finalmente guadagnare!
...interessano a qualcuno queste cose?

F.to La zia di quel disegnatore.
 
sorbole che speperino!
Comunque è giunta l'ora di levarsi dalle tombe (e camerette)ammuffite!
 
Non è un articolo approfondito, vero, molto superficiale e buttato via. Lo sapevo, ne sono consapevole. Lo sapevo anche al momento del clic e vai sul web. Ci sono delle ragioni e scusanti per questo sulle quali si può saltare. Ma la frase “Un tempo il Critico era l'occhio educato, attento e rapace, è bellissima. Segno che ci sono aspettative, che i lettori non ti perdonano cali di tensione. Possono perdonare ai quotidiani e magazine retti da redazioni di professionisti le banalità sul tempo, su Paris Hilton, l’atroce taglio gossip o fazioso di ogni piece of news”, “pezzo di notizia”, ma a te, al piccolo blog tecnico e tematico non si perdona niente. È giusto così, grazie davvero per la critica. Una promessa: o in pentola abbiamo almeno un po’ di selvaggina buona oppure si salta e pace per l’inseguimento quotidiano ai lettori.
 
...E manca anche un'agenda che negli ultimi anni si sta facendo spazio tra queste due, anche questa con striscie, ma da risalto ad alcuni nuovi autori come Albo (http://www.shockdom.com/albo/), Rx (http://www.shockdom.com/rx/) o Daw (www.livejournal.com/users/daw_/). E questo è un ottimo segnale per il fumetto italiano penso, almeno qualcuno che ci crede ancora c'è!
 
Sio, strisce si scrive senza la "i".
 
Mi fa piacere che questi commenti abbiano suscitato un acceso e interessante dibattito tra autori di strip. Pensavo che foste addormentati e intorpiditi dall'approssimarsi del letargo invernale e invece...
Soprattutto la correzione su come si scriva esattamente la parola striscia è un passo in avanti. Ora che sappiamo come si scrive "strisce" il più è fatto. Bene. Avanti così verso il vuoto.

F.to Una zia anonima (sempre del disegnatore del primo commento).
 
cara zia anonima sono molto interessato a quello che mi dici. Infatti, oltre a dover realizzare un diario a strisce che darà fama imperitura a tuo nipote (nonchè la possibilità di dirle: sai zia, pubblico su ... ancora non ho deciso il nome), ho ii rubinetto della cucina che perde.
Ovviamente la paga è la stessa per strisce e rubinetti.

Scherzi a parte il problema dei rapporti tra fumettisti e case editrici e molto serio. Penso che i casi Concina vs. Disney e quello ancora più recente di Roberto Innocenti vs. Enaudi la dicano lunga su come gli editori vedano e trattino gli autori. Speriamo che la nuova legge sul diritto d'autore, di cui tanto si parla, risolva qualche problema
 
Gentile Umberto,
io sono vecchia e non seguo molto queste cose ma se, gentilmente, ci facesse dono di spiegarci nel dettaglio queste due vicende, magari servirebbero di più a questa manica di perdigiorno che il sapere che nel 1941, tale Bill Williams a pagina 121, del suo famoso Comic Book intitolato "Her words sang in my ears all day", per la prima volta introduce il personaggio di "Umbo". Personaggio che poi abbandonerà per il più simpatico "Zambo" che tutti conoscono.
Credo, ma chi sono io per dirlo?, che un sito come questo (ma anche come quello) debba informare mio nipote di quello che lo aspetta quando esce di casa con la sue strisce noiosette sotto il braccio!

F.to Una zia apprensiva.
 
Zia, visto che sembri sapere così tante cose, perchè non lo scrivi tu un bel articoletto e ci racconti del mondo che ci circonda? Non ti preoccupare dell'aspetto informatico e bloggersitico, per quello c'è tuo nipote ad aiutarti.
Uno spazio a questo punto (e credo che Max confermi) è aperto a tutti, zie degli stripparoli compresi.
Sotto lo slogan: "Zie! Uscite dalle vostre cucine!", ti aspettiamo.

F.to Un idraulico.
 
ciao, sono un vero idraulico e la sera anche a me piace disegnere vignette e strisce e vi leggo sempre con molto piacere.
La vita dell'idraulico non è bella come sembra: sempre piegati sotto i lavandini o con la faccia a pochi centimetri dai cessi! Però anche la vita del disegnatore di strisce non è che sia bellissima, fai una cosa che sembra non interessare a nessuno ed è come intagliare zoccoli di legno mentre tutti indossano ciabatte di gomma!

un vero idraulico
 
Gentilissima zia apprensiva,
Concina noto sceneggiatore Disney si è visto tagliare i lavori con la suddetta casa dato che hanno anni di materialo arretrato da smaltire. Per uno scegeggiatore che praticamente ha lavorato una vita solo per la Disney corrisponde a non aver più lavoro.
Lamenta anche che la disney continua a ristampare sue storie e i fumettisti non hanno diritto a una lira di diritti
Se su un motore di ricerca mette disney e Concina troverà maree di siti.
Per il più recente Innocenti vs enaudi la rimando a questo sito, ma può trovarne altri
http://sdz.aiap.it/notizie/10636/IT
l'illustratore si lamenta che , oltre ad essere pagato meno di un dipendente dell'editore e mostra la disparità di trattamento tra estero e italia...
 
restando in tema idraulico ed in tema strip,
Parte del mio cuore è dedicato al più simpatico criminale delle comic strip.
Il grande Giuseppe Tubi (Joe Piper)ideato nel 1938 da Merrill de Maris e Floyd Gottfredson.
 
Avanti così verso il vuoto.


Il vuoto, il vuoto, sembra quando in Apocalypse Now Il Colonnello Kurtz (Marlon Brando) ripete ossessivamente l'orrore. Darci del vuoto dopo che ormai da due anni parliamo di tutto questo piccolo mondo delle strip, mah. "Vecchia zia" sfogliati l'archivio tra un rammendo di una calza e una girata di risotto la sera.
 
Scusa se ti do del tu ma t'immagino della stessa età di mio nipote. Ti vorrei far notare che il vuoto è davanti a te e non dietro. Le cose fatte (buone o cattive)sono il passato e il passato è passato, e se ne sta dietro (spesso a pochi centimetri dal tuo culetto senza peli). Quindi, questo "vuoto" che non importa sia "orrore" deve per forza stare davanti.
"Avanti verso il vuoto" non significa - e te lo spiego una volta sola - avere un passato, perchè avere un passato non significa automaticamente avere un futuro. E' una tipica devianza Cattolica o anche degli atei di sinistra il pensare: ho un bel passato, ho fatto cose, anche buone, ho versato gocce di sangue sudore e lacrime, e quindi, è matematico, -perchè: me lo merito-,avrò un futuro.
Bhé, ragazzo mio, non è così.
Se il passato sono le fondamenta di una casa, il tetto lo puoi costruire male e tutto, un attimo dopo, frana sulle tue belle fondamenta eticamente a posto.
Il futuro è una cosa complessa e non lo si prevede né coi Tarocchi né col Marketing.
Sei un buon autore (bravo e personale)e puoi rimanere dietro la scrivania del tuo ufficio per tutta la vita chiedendoti: ero bravo? cosa non ha funzionato? E' stato un bene abbandonare o un male? Pubblicare queste strisce sul giornalino parrocchiale è vita vera? Può bastarmi? A che serve?
Che dovevo fare?
Perchè non ho spinto l'accelleratore quand'era il momento?
Perchè mia zia non mi ha aiutato?Ecco, io vorrei evitare tutto questo a mio nipote. A costo di fargli sanguinare il culo dai calci.
Sempre se il Signore me ne darà la forza.
Ora vado e scusate questa lunga lettera di sfogo. L'ultima.
Grazie.

Una zia alla quale si sta scuocendo l'abbacchio.
 
Rispondo io intanto, perchè mi si stanno bruciando i pochi peli che ho in testa per le amenità che la zia (ma che sia sempre lei che scrive?) stavolta ha proferito.

"E' una tipica devianza Cattolica o anche degli atei di sinistra il pensare: ho un bel passato, ho fatto cose, anche buone, ho versato gocce di sangue sudore e lacrime, e quindi, è matematico, -perchè: me lo merito-,avrò un futuro"
- Ma dove l'hai sentita? Ma che gente frequenti? E sopratutto, ancora con i luoghi comuni ragioni?

"Sei un buon autore (bravo e personale)e puoi rimanere dietro la scrivania del tuo ufficio per tutta la vita chiedendoti: ero bravo? cosa non ha funzionato? E' stato un bene abbandonare o un male? Pubblicare queste strisce sul giornalino parrocchiale è vita vera? Può bastarmi? A che serve?"
- Lo sai meglio di me, zia, che non è la capacità che ti farà guadagnare il successo. Avanti, non nascondiamoci dietro ad un dito, sono una complessa catena di eventi che fanno sì che su Linus pubblichi Pupilla piuttosto che Deco. Non è certo la capacità né l'acceleratore spinto al massimo. Non sono le consocenze e nemmeno l'esser belli ed eleganti. E' una commistione piuttosto di fattori che fa si che tu ci sia, io no. Però tutto è possibile. Potrebbero invertirsi i ruoli sai? Per cui mai mollare le strisce pubblicate sul giornalino della parrocchia! Sia mai che un giorno Serra seduto su una panca a sgranare un rosario le veda e se ne innamori.
E mai abbandonare il lavoro da ufficio, come tutti i super eroi (e gli stripparoli, visti i tempi che corrono, lo sono) è necessario tenersi un'identità segreta.

Aggiungo, ripetendomi, che non ci accontentiamo di spizzichi e bocconi. Dicci tu (anche in anonimato, chi se ne frega) con chiarezza quello che hai da dire. Vuoi un post tutto tuo? Te lo diamo. Mandaci un bel testo via mail. Raccontaci la (o le) verità e noi pubblichiamo. Dietro quegli occhialetti e quel grembiulino a fiori mi sa che si nasconde qualcosa di interessante. E' una proposta, zia dello stripparolo, alla tua età non andrebbero rifiutate.
Vedi il mondo come gira? Potresti passare dallo stufato ad un blog in meno di due minuti.
 
Acc, maledetto Nick Carter mi hai scoperto!
Non sono la zia ma l'idraulico.
Io non mollerei mai il mio lavoro per disegnare dalla mattina alla sera, mi piace troppo stare disteso per terra con il mio tubo in mano.
Mi chiedo: e se Deco non pubblicasse su Linus per dei motivi che non immagini neanche?
Saluto la zia e mi scuso di averle rubato l'identità!
E' il bello di scrivere cose anonime!
Avanti, Cius non fare il permaloso!

Un idraulico anonimo.
 
Scusate se cerco di mettere una pietra sopra questa lunga interminabile tiritera, credo, umilmente, che qualcuno in questo sito, - se ha vocazione al martirio-, dovrebbe vestire i panni della Milena Gabanelli inventandosi una bella puntata di Report Strip.
Sarebbe utile più di tante chiacchiere. Sbaglio?
 
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