mercoledì, maggio 23, 2007

 

Drama di Cesare Reggiani

Immaginiamo di tornare a casa stanchi dopo una giornata lavorativa. Ci sdraiamo sul divano. Accendiamo la televisione pronti a prenderci il meritato riposo ma, invece di una qualsiasi nota testa parlante, appare un giovane dai lunghi capelli biondi e lisci. Indossa un maglione nero a collo alto, uno dei suoi 30 maglioni neri a collo alto, occhi cupi che vi guardano dritto negli occhi.
Un attimo di pausa e poi, senza mai distogliere lo sguardo, dice:
"Voi vi chiede come mai nel mondo d'oggi non c'è più amore!...
Bah!... Perché mai dovrebbe esserci?".
Questo inquietante personaggio è "Drama" colui che si nutre delle miserie e dei drammi che lo circondano. Il suo umorismo nero è graffiante, irritante, di moda all'epoca (è uscito nel 1974) quanto mai attuale oggi. II disegno è raffinato, volutamente ripetitivo, lo sfondo è pieno di retini (sigh!) di ogni tipo e forma. Se lo dovessi paragonare a qualcuno, e lo faccio perché mi diverte, è un mix di Jules Feiffer e Roy Lichtenstein.
Il suo creatore è Cesare Reggiani: agli esordi ma già prometteva buone cose e così è stato, visto il suo curriculum (vedi sotto).


Sfogliando un vecchio numero de "Il Mago" ho ritrovato una sua storia intitolata "Prigionieri della meta" su testi di Wupi e il personaggio principale, tale Ulmak di Hrom è...ma...acc?!... ma è Drama!... o quantomeno ci somiglia.
Ho potuto leggere queste divertenti, ma purtroppo poche strip di "Drama" sul n°1 di "Strip Pocket" edito da Gino Sansoni Editore Milano del 1974. Se vi capita a tiro prendetelo: è pieno zeppo di ottime strip di autori noti, ma anche di desaparecidos.
Il sito di Cesare Reggiani è molto interessante e ben curato:
www.cesarereggiani.com



Cesare Reggiani (Faenza, 1949) esordisce negli anni '70 come autore di fumetti con la creazione della lunga saga fantascientifica di Prigionieri della meta, con testi di Wupi, pubblicata prima su Alter, poi su Il Mago e raccolta in albo in Francia. Nel 1980 scrive e disegna l'albo "Deviazione Cerebrale" (Editiemme) tradotto in Francia e Spagna. Dopo l'ultimo, e il più amato, "Le dieci esperienze di Orino Vientellio" (1982) lascia il fumetto e si dedica completamente all'illustrazione.
Dal 1977, anno in cui dà il via ufficialmente alla professione, produce un gran numero di illustrazioni di fantascienza. Allo stesso tempo collabora, sempre su temi fantascientifici, con il mensile Playboy, poi con Starbene e Sirio. Dopo la partecipazione al Salon des Illustrateurs a Parigi (1984) Reggiani si impegna in una intensa attività in campo pubblicitario, producendo immagini per importanti campagne. In seguito selezionerà il lavoro pubblicitario per dedicarsi sempre più a quello editoriale. Inizia una collaborazione dapprima con il Club degli Editori, quindi con Rizzoli RCS, ma è con Urania Mondadori che Reggiani torna sui temi della fantascienza, temi che trova congeniali alla sua vena surreale e immaginifica pur non essendo un appassionato del genere letterario.
A cavallo dei '90 inizia una fattiva collaborazione con il gruppo Longanesi, Tea, Salani disegnando copertine di fantasy e di avventura e dei Romanzi della natura (Salani). E' del 1991 la pubblicazione del diario di viaggio umoristico Il Danubio in bicicletta (Calderini), poi, per lo stesso editore un'edizione dell'Artusi illustrato all'acquerello.
Nel 1995 crea le dodici immagini del secondo numero del periodico Teléma e inizia una intensa collaborazione con il marchio Floor Gres il quale ha affidato alle sue immagini l'intera comunicazione. e il calendario 1999. Nel 1992 la Rai gli dedica una puntata della serie televisiva Matite d'Italia. Nel 1998 la città di Faenza gli dedica un'ampia mostra antologica in occasione della quale viene edito il volume monografico Esperienze. L'anno successivo produce le tredici illustrazioni per il calendario 2000 degli Scout per le Edizioni Fiordaliso. Nel 2000 illustra il libro di poesie I canti della stagione alta di Paolo Melandri ed esegue la grande decorazione (90 mq) per lo stand Floor Gres al Cersaie. Nello stesso anno viene pubblicato un nuovo catalogo dei suoi dipinti in occasione della mostra Feria d'Annone.
Negli ultimi anni si è dedicato con sempre maggiore impegno alla produzione pittorica con mostre personali in Italia e in Francia, dove nell'ottobre 2000 tiene la sua prima personale alla Galleria Romanet di Parigi, città nella quale risiede parte dell'anno.





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Commenti:
Lo so che non c'entra nulla ma ho visto sulla copertina del libro beatrice di pier carpi.
Mi ricordo quando lo leggevo su Horror.
bellissimo.
 
Bè, questo ha classe cavolo.
Mi riferisco al disegno.
Solo quelle mani... come hanno un peso "reale" quando piegano al polso. Dettagli, ma è tutto li nO? Nei dettagli
Mi piacciono anche i testi, ma andiamo sul gusto personale.

E' la prima volta che lo leggo.

Grazie, C.O.
 
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