mercoledì, gennaio 31, 2007

 

I fumetti allegati ai quotidiani (L’Enciclopedia delle strisce)

La lettura del giornale resiste e si tramanda come tradizione e abitudine da una generazione a un'altra, ma un declino lento è quasi inevitabile. Gli editori da noi lo hanno attenuato e anzi hanno realizzato grandi profitti con quel grande fenomeno degli allegati: libri, enciclopedie, guide, corsi, film, cd.
Iniziò Veltroni nel 1994 con un colpo di genio magistrale e nostalgico: la riproduzione degli album storici con le figurine dei calciatori. Da allora si è fatto un discreto abuso di un vasto assortimento di carabattole editoriali drogando però così il mercato: spesso si compra il quotidiano per l'allegato a basso costo, per poi buttarlo via. L'eccesso di offerta sta poi ubriacando i lettori. E si sta arrivando al punto che non si sa più cosa mai inventare. Tra il non riciclato rimane il manuale per l'allevamento del mastino dei Pirenei e l'enciclopedia del cucito curata dalle suore Orsoline. La crisi di saturazione è prossima.

Anche i fumetti hanno contribuito alla invasione delle edicole. Con un grande successo iniziale: la prima serie de "I classici del fumetto di Repubblica", partita con Corto Maltese, ha avuto tirature impensabili per questo genere in Italia, sull'ordine delle centinaia di migliaia di copie.
Le strisce hanno avuto la loro piccola parte. Alcune erano già comparse nella prima raccolta dei classici. Poi hanno avuto una serie di volumi dedicata,
un'edizione speciale per La Repubblica realizzata in collaborazione con Panini Comics, "L'enciclopedia delle strisce". Titolo tra l'ironico e il pretenzioso. La raccolta, distribuita nelle edicole nella prima metà del 2006 e curata dal bravo Luca Raffaelli, presentava una panoramica senza precedenti. Oltre 50 licenze, più di 10.000 strisce.
Con un prezzo fantastico - bastava aggiungere 7,90 euro (ma molti edicolanti la mollavano anche senza prendere il quotidiano) - per la qualità dei volumi cartonati e la generosa quantità e varietà di strip. Peanuts, Calvin & Hobbes, Mafalda, Andy Capp, Garfield, Doonesbury, Pogo, Boondocks, Bloom County, Bibi e Bibo e tantissime altre. Ogni libro, 290 pagine in un simpatico formato rettangolare, conteneva una puntata della storia della storia del fumetto e le sintetiche biografie degli autori.
Nonostante tutto questo l'opera però aveva un forte carattere di raccolta, tutt'altro che enciclopedica. Un ammasso di strisce, una selezione abbastanza arbitraria e discutibile che ha tagliato fuori molte serie famose e di gran valore: niente B.C., Wizard of Id, Krazy Kat, Monty, Arcibaldo e Petronilla, mentre è apparsa una striscia decisamente minore e bruttina come "L'ultima burba", non certo il miglior prodotto di Leo Ortolani. Quanto agli italiani sembra essersi fermata a vent'anni fa: compaiono l'ottima "Il laureato" di Novelli, "Nilus degli Origone, Sturmtruppen di Bonvi e il solito Lupo Alberto di Silver.
Non ci si può certo pentire di averla acquistata ma rimane l'impressione di qualcosa di frettoloso, messo insieme con quello che la Panini aveva in casa, senza una grande anima come opera. Pensiero confermato dalla discutibile catalogazione in dieci volumi secondo temi simpatici ma un po' puerili: bambini, storia, politica, sport, animali e così via.
Arrivata poi in un momento di grande inflazione di riedizione di fumetti offerti in allegato ai giornali non è stata, dalle notizie che sono circolate, un gran successo editoriale. Un vero peccato: è andata persa quella che poteva essere una buona occasione per avvicinare il grande pubblico al mondo delle strisce.

Etichette: ,


Commenti:
Mannagg... l'ho persa questa!


...


...vabbeh, fa lo stesso.
 
Sarà.. ma io non l'ho presa perché detesto le raccolte "tematiche" (tipo "Amore" per San Valentino, per intenderci). fossero stati volumi monografici li avrei presi più che volentieri.

*Alister*
Il mio blog: http://alister.splinder.com
 
Infatti abbiamo detto che la ripartizione tematica era abbastanza insensata.

Cius, gli arretrati si trovano ancora e si possono ordinare in rete sul sito di Repubblica:
http://www.servizioclienti.repubblica.it/index.php?page=ricerca&cat=46
e pur con tutti i limiti dell'opera il rapporto qualita'/quantita' - prezzo e' senza paragoni. Per leggere ogni volume ci vuole davvero tempo e costa solo come due magazine.
 
Magari così è meglio che niente. Certo ci si poteva mettere un po' più d'impegno. Chissà chi ha curato l'editing?
 
Posta un commento

Iscriviti a Commenti sul post [Atom]





<< Home page

This page is powered by Blogger. Isn't yours?

Iscriviti a Post [Atom]